Spettacolo Teatrale
01/01/1994 - 31/12/1996

E pensare che c'era il pensiero

Descrizione

Lo spettacolo prende le mosse da una considerazione semplice e basilare: l’assoluta mancanza di senso collettivo. Tale mancanza, che si è progressivamente accentuata negli anni, ha portato l’individuo ad un sempre maggiore isolamento ed è normale che sia così. L’uomo può vivere con gli altri e per gli altri solo quando sente un forte senso di appartenenza. Quando cioè esiste un vero legame sociale che gli dà la consapevolezza della sua collettività collettiva. Fuori da queste condizioni all’individuo non può certo bastare un umanitarismo superficiale e velleitario per mascherare la ricerca più o meno spudorata del proprio egoistico vantaggio e la totale assenza di qualsiasi slancio disinteressato. (Giorgio Gaber e Sandro Luporini)

 

 

422 repliche in 109 città nel corso di tre lunghe stagioni teatrali. Gaber sempre più protagonista nel teatro e della cultura italiana. Non solo cantante e attore ma uomo di pensiero e lucido osservatore della realtà sociale e individuale.

 

 

Nell'Archivio Gaber sono conservate integralmente le seguenti repliche dello spettacolo "E pensare che c'era il pensiero":

  • Carpi, Teatro Comunale, 30-10-1994 (Stagione teatrale 1994/95)
  • Reggio Emilia, Teatro Municipale Romolo Valli, 01-11-1994 (Stagione teatrale 1994/95)
  • Lonigo, Teatro Comunale, 31-10-1995 (Stagione teatrale 1995/96)
  • Bologna, Arena del sole, 18-11-1995 (Stagione teatrale 1995/96)
  • Ferrara, Teatro Comunale, 03-01-1996 (Stagione teatrale 1995/96)
E pensare che c'era il pensiero
E pensare che c'era il pensiero
E pensare che c'era il pensiero
E pensare che c'era il pensiero